Un saluto a tutti e bentornati nella mia cucina. Il viaggio che vogliamo intraprendere oggi racconta di un cibo da festa, celebrato dai contadini abruzzesi per festeggiare e rendere grandi tutti gli avvenimenti più importanti, come per esempio un matrimonio, una nascita, o feste religiose come il Natale e la Pasqua. Era anche un momento di condivisione e aggregazione, quando le donne del vicinato si riunivano per cucinarla tutte insieme. Per me rappresenta un tuffo nel passato, a quando ero bambina; in casa ricordo, che ogni occasione era il momento adatto per preparare una galantina. Ah.. quanto amore e maestria aveva la mia amata nonna nel realizzarla! Ne ero rapita.. affascinata.. Dal primo all’ ultimo passo fui da sempre attenta osservatrice, per imparare e capire tutti i trucchetti che usava. Era perfetta nel disossare il pollo, attenta a non rovinare neanche un lembo di pelle, a tirare via tutti gli ossicini, e poi velocemente a sciacquarlo col vino bianco. Appena era stato farcito, poi quasi chirurgicamente lo richiudeva con ago e filo, facendo delle cuciture perfette, come solo lei sapeva fare. Stranamente, mia madre, che non è mai stata una grande appassionata di cucina, la preparava pure molto buona, ripiena che scoppiava, ma invece di cucirlo a mano usava la rete e certo il tutto era più semplice e sbrigativo, ed il risultato comunque buono. Certo, cucinata nel forno a legna era una specialità, ma anche nel forno a gas aveva il suo perchè! Aspettavo impaziente la mia porzione, e anche se non l'avevo fatta io, avevo comunque partecipato, ero stanca e ugualmente mi sentivo coinvolta, quindi tutta l’ attesa aspettando che fosse pronta e poi cotta, doveva essermi per forza riconosciuta con una bella fettona di carne..Gnam..Gnam..
Un pollo cucinato ripieno compare già nel famoso ricettario dell’ Antica Roma, ilDe Re Coquinaria,con il nome latino diGalatina, ovvero Gelatina, in riferimento al fatto che questo piatto, cotto e consumato freddo, può conservarsi a lungo. Successivamente nel 1800, nel libro di cucina del cuoco Pellegrino Artusi compare il nome di cappone preparato in galantina.
Se per adesso siete stati curiosi di conoscere la storia che ha visto nascere e crescere l’usanza di preparare questo meraviglioso arrotolato di carne, seguitemi per imparare insieme a realizzarlo.
Tempo di preparazione: 1 giorno e mezzo Dose per 6 porzioni
Ingredienti:
- un pollo del peso di 1300 kg. pulito e già disossato
- 500 gr. di carne macinata di bovino o mista
- 100 gr. di pecorino grattugiato
- 100 gr. di parmigiano grattugiato
- 2 carote grandi
- 1 gambo di sedano grande
- alcuni gambi di prezzemolo
- 5 uova sode
- una manciata di olive verdi o nere snocciolate
- sale
- pepe
Ingredienti per preparare il brodo:
- ossicini del pollo disossato
- 1 carota con la buccia
- 1 cipolla con la buccia
- alcuni gambi di sedano e prezzemolo
- alloro
- noce moscata
- sale
Occorrente per cucire il pollo:
- filo in cotone
- un ago grande da lana
- spago da cucina
In una grande pentola capiente mettete a bollire dell’ acqua; aggiungete gli ossicini del pollo, la carota, la cipolla, i gambi di sedano e prezzemolo, la noce moscata e salate.
Passate a preparare il ripieno, amalgamando il macinato con il pecorino, il parmigiano ed una spolverata di pepe fresco macinato al momento. Adesso prendete il pollo disossato e distendetelo sul tavolo di lavoro, distribuendovi tutto il composto ottenuto, e sopra di questo, alternate una fila di carote ad una fila di sedano, entrambi tagliati per il lato più lungo a listoni spessi. Negli spazi di carne rimasti vuoti distribuite a fettine le uova sode e intere le olive. Salate leggermente e, con la massima attenzione e cura iniziate a richiuderlo e cucirlo unendo la pelle a partire dal collo, via via procedendo con la pancia e poi con la parte finale, fino ad averlo così sigillato tutto. Durante questa operazione aiutatevi con degli stecchini di legno come imbastitura. Fatto questo, per evitare che durante la cottura il pollo si possa aprire, fate degli ulteriori passaggi a mano con dello spago da cucina, stringete bene e legate alle estremità. Ora che il vostro arrotolato ha preso forma, avvolgetelo in un canovaccio di cotone pulito. Il brodo sarà ormai pronto, quindi, filtratelo, e, nella stessa pentola mettetevi a cuocere la galantina per circa due ore.Trascorso questo tempo, spegnete il fuoco e lasciate raffreddare nel brodo. Poi ponetelo in frigo per 24 ore, coperto, in un contenitore forato con una bacinella messa sotto, in modo da raccogliere i succhi della carne che ne fuoriusciranno. L’ indomani, tiratelo fuori dal frigo almeno 15 minuti prima di affettarlo e servirlo. A piacere potete riscaldare il fondo di cottura della carne, disporla in una salsiera e presentarla come salsina di accompagnamento.
Completate contornando con patate al forno, sottolii di casa, ed insalatina fresca di stagione. Un buon bicchiere di vino Montepulciano DOC ed il vostro pranzo sarà perfetto. Buon appetito!
Avete visto quante sorprese ci riserva la nostra bella regione? Se vorrete di nuovo essere in mia compagnia vi aspetto sempre qui e su tutti i canali social per un altra esperienza, un altro viaggio nel gusto e nelle tradizioni del buon cibo d’ Abruzzo.
Fatemi sapere le vostre opinioni e postate le foto dei vostri capolavori in cucina.
Ciao!