Primi di verdure / legumi

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Sagne e fagioli a la trappitaraCiao a tutti ed eccoci pronti per iniziare un altro viaggio nei gusti e nelle antiche tradizioni abruzzesi. Quet’oggi voglio proporvi una minestra davvero speciale: sagne e fagioli. Come tutte le ricette contadine che venivano preparate durante i mesi invernali, si abbinavano i legumi con la pasta fresca, (preparata con o senza uova), in modo da essere un piatto unico ed apportare il nutrimento di cui si necessitava, sia per far fronte al freddo, sia per svolgere i lavori quotidiani. Nello specifico vogliamo preparare insieme le Sagne alla Trappitara. Come mi raccontavano i miei nonni deriva dall’ usanza che avevano i padroni del frantoio di offrire il pasto ai contadini che mentre erano “a lu’ trappite”aspettavano che fosse macinato il proprio raccolto. Poteva essere un piatto di verdura accompagnata da peperoni fritti e sarde fritte in pastella, o da un piatti di pasta, rigorosamente però preparato con olio nuovo ; intere notti ad aspettare il proprio turno a chiacchierare e raccontarsi dei vecchi tempi in compagnia di amici e parenti, si cercava di non sentire il freddo che incalzava. Le sagne sono una pasta versatile e semplice da realizzare, da fare in brodo o condire con sughi.

Tempo di preparazione: un’oretta circa

Dose: per 4 porzioni

Ingredienti per fare la pasta:

  • 400 gr. di semola di grano duro
  • 200 gr. di acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di olio extravergine
  • un pizzico di sale.
  • Ingredienti per il condimento:
  • 200 gr di ceci da ammollare
  • pomodori pelati
  • 2 piccole cipolle
  • 3 spicchi di aglio
  • olio evo
  • sedano
  • alloro
  • salvia
  • un rametto di rosmarino
  • crostini di pane

Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, aggiungete acqua, sale, olio ed impastate per 15 minuti circa energicamente, poi fatene una palla liscia e compatta e lasciatela riposare per una mezz’oretta coperta con della pellicola. Trascorso il tempo del riposo stendete col matterello una sfoglia sottile dello spessore di circa 3 mm; una volta che avrete steso la pasta, lasciatela asciugare una decina di minuti all’aria a temperatura ambiente, spolverate con un po’ di farina. Con un coltello ben affilato suddividete la sfoglia in strisce di lunghezza irregolare di circa 6-7 cm. Spolverate di semola e distribuitele su un canovaccio pulito ad asciugare. Dopo aver tenuto in ammollo i fagioli secchi per circa 12 ore in abbondante acqua fredda, sciacquateli sotto l’acqua corrente e metteteli in una pentola coperti con acqua fredda, con un paio di spicchi di aglio, sedano, alloro, salvia ed un cucchiaio di olio evo per evitare che facciano la schiuma, quindi incoperchiate e fate cuocere a fuoco basso per circa due ore, mescolando ogni tanto. Pochi minuti prima del termine della cottura aggiungete una presa di sale, così che la loro buccia resti morbida, poi togliete gli odori e lasciate raffreddare i legumi a fuoco spento. In un tegame preparate un soffritto con olio e cipolla tritata finemente, poi aggiungete i pomodori pelati, e regolate di sale e di pepe. A fine cottura frullate la metà dei fagioli. Mettete intanto a bollire l’ acqua per cuocere la pasta; cuocetela e scolatela al dente, lasciandone da parte un pugnetto per ogni porzione che verrà poi fritta in un pentolino con olio evo, e poi messe ad asciugare su carta assorbente. Nello stesso pentolino a fuoco basso friggetevi il rametto di rosmarino, uno spicchio d’aglio in camicia, e le fettine di pane. A metà cottura aggiungete 2 peperono secchi. A vostro piacere togliete poi l’aglio ed il rosmarino se non vi aggradano. Condite le sagne con un paio di mestoli della loro acqua di cottura, con la crema di fagioli, i fagioli conditi, il soffritto, peperoni tritati e completate l’ impiattamento in piatti di coccio individuali con un giro di olio evo a crudo e con crostini di pane fritto.

Ed eccoci al termine della nostra gustosa ricetta, spero che il viaggio nella tradizione contadina dell’ Abruzzo vi sia piaciuto e vi invito a seguirmi e condividere i vostri piatti del cuore, i vostri racconti della tradizione. Ci vediamo su tutti i social. Condividete, taggate, scrivetemi se avete dubbi, curiosità e sarò felice di rispondere alle vostre richieste. Un abbraccio e ci vediamo alla prossima esperienza ed al prossimo viaggio in giro per i borghi d’ Abruzzo. A presto ed un ringraziamento a tutti!

Per una certa comodità e praticità, se volete, potete anche congelarle.

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